lunedì 17 novembre 2014

FIORI DI BACH

Si tratta di un rimedio naturale che può essere applicato a  qualsiasi disturbo generato da una condizione emotiva. Il dottor Bach individuò 38 rimedi floreali corrispondenti a 38 stati emotivi. Ovviamente gli stati emotivi sono molti di più, ma questi rimedi combinati insieme, possono arrivare a coprire un numero molto elevato di casistiche.

La scelta dei rimedi
I rimedi vanno scelti analizzando la situazione in modo molto semplice. Semplicità è il leitmotiv, la parola d'ordine che ha ispirato il lavoro del dott. Bach. Egli, infatti, desiderava che questi rimedi potessero essere utilizzati da tutti e che potessero essere usati in modo autonomo, senza l'ausilio di una figura esterna, come quella medica. Per questo era importante che sia il metodo di scelta, sia la preparazione e la somministrazione fossero semplici, in modo che tutti potessero accedere a questo tipo di rimedi.
Semplicemente leggendo la descrizione dei 38 fiori, ciascuno di noi può individuare quali possono essere più adatti alla propria situazione.

La scelta del rimedio 'sbagliato'
È possibile dire con tranquillità che non esiste il rimedio 'sbagliato', ma quello 'inutile'. Scegliendo, infatti, un rimedio floreale che non corrisponda allo stato emotivo attuale nostro o della persona a cui lo consigliamo, non porteremo alcun danno: semplicemente sarà inefficace. Allora, perchè non prendere tutti quanti i 38 rimedi insieme?
Questa scelta risulterebbe inefficace. Il dott. Bach, infatti, sperimentò al massimo 9 rimedi in un'unica combinazione. Miscelarne insieme un numero maggiore finirebbe per ridurre l'effetto. Meglio usare il metodo a cipolla, cercando di trattare prima gli stati emotivi più evidenti, che una volta scomparsi, spesso permettono ad altri di emergere.

“Non è necessaria alcuna scienza, alcuna conoscenza, ad eccezione dei semplici metodi qui descritti e chi trarrà i maggiori benefici da questo Dono divino saranno coloro che lo conserveranno integro nella sua purezza; libero da scienza, libero da teorie, perché tutto in Natura è semplice” - Edward Bach


http://raggi-di-luce.blogspot.it/p/fiori-di-bach.html


martedì 30 settembre 2014

Applicazioni del Reiki



Non esiste stato a cui il Reiki non possa essere applicato: malattia fisica, stress, depressione, ansia. L’universo conosce la frequenza della salute e cercherà di riportare l’organismo o lo spirito malato ad uno stato di equilibrio positivo. Spirito e materia sembrano, infatti, essere distinti soltanto da due livelli diversi di consistenza.


Il Reiki può essere applicato a tutti gli esseri viventi: persone, animali e piante, ma anche alle pietre, se amate usare i cristalli. Soltanto i metalli sono refrattari all’energia per cui è bene non praticarlo indossando troppi anelli o braccialetti.



I livelli nel Reiki



Il Reiki si suddivide in tre livelli. Il primo livello permette di attuare trattamenti prettamente fisico -corporei, cioè ad uno strato fisico.


Il secondo livello ha un’azione più profonda, considerabile mentale o spirituale, che continua ad agire sul corpo, ma ad un livello più profondo e più sottile.


Il terzo livello è quello del master: non conferisce alcuna abilità in più se non quella di poter attivare altri Reikisti e altri master.




Come funziona il Reiki



Per spiegarne il funzionamento, possiamo partire dalla celebre formula di Einstein: E = mc², l’energia è uguale alla massa per una costante. Materia ed energia si rivelano quindi due facce di un’identica medaglia. Non esiste più un corpo in un campo energetico, ma esiste soltanto il campo energetico. La massa o materia non è nient’altro che energia dall’apparenza più compatta.



Partiamo dal presupposto che ogni parte del nostro corpo emetta una frequenza (=energia) caratteristica dello stato di salute. Nel momento in cui ci si ammala subentra uno squilibrio o nuovo punto di equilibrio, che altera quella frequenza. L’energia universale, attraversando l’operatore Reiki, assume una frequenza biocompatibile sana, in grado di riportare la frequenza dell’organo o della parte malata ad un equilibrio salutare.



Il nostro organismo e il nostro essere, in generale, sono come una curva gaussiana perfetta o curva dell'equilibrio. Gli eventi che si verificano nella giornata, modificano continuamente questa curva. Fino a quando gli eventi sono di piccola entità, la curva riesce a tornare al suo stato di equilibrio. Quando accade un evento traumatico (fisico o emotivo) o gli stress generati dai fattori quotidiani diventano insostenibili,la curva perde il suo aspetto perfetto e si assesta su una nuova forma che sarà il suo nuovo 'equilibrio'. Questo è quanto avviene con le problematiche croniche.



Ed è questo il motivo per cui servono più sedute per riuscire a sbloccare questa situazione: per l'organismo e per lo spirito con problematiche croniche, la curva gaussiana imperfetta è diventata il suo nuovo equilibrio. Dando energia per più volte consecutive possibili, scrolliamo questa situazione e diamo la possibilità all'energia universale di ritarare le frequenze del nostro organismo (inteso come corpo, mente e spirito) sulla curva gaussiana perfetta.


Blocchi energetici e blocchi fisici sono sostanzialmente la stessa cosa, secondo quanto già detto. Quando un evento fisico o un evento emotivo creano un blocco in qualche parte del nostro corpo, il reiki piano piano va a sciogliere questo blocco, rimettendo in circolo le tossine ad esso collegato,in modo che possano essere espluse dal nostro organismo tramite le evacuazioni, le lacrime, il sudore e, per le donne, anche attraverso il ciclo. In questo periodo del mese, ricevere reiki può far aumentare il flusso, ma non è nocivo, anzi: si tratta di una valvola di sfogo in più, attraverso la quale fluiranno via le scorie di cui il nostro organismo fatica a liberarsi.


martedì 15 luglio 2014

Ancora reiki

Il nostro organismo e il nostro essere, in generale, sono come una curva gaussiana perfetta o curva dell'equilibrio. Gli eventi che si verificano nella giornata, modificano continuamente questa curva. Fino a quando gli eventi sono di piccola entità, la curva riesce a tornare al suo stato di equilibrio. Quando accade un evento traumatico (fisico o emotivo) o gli stress generati dai fattori quotidiani diventano insostenibili,la curva perde il suo aspetto perfetto e si assesta su una nuova forma che sarà il suo nuovo 'equilibrio'. Questo è quanto avviene con le problematiche croniche.
Ed è questo il motivo per cui servono più sedute per riuscire a sbloccare questa situazione: per l'organismo e per lo spirito con problematiche croniche, la curva gaussiana imperfetta  è diventata il suo nuovo equilibrio. Dando energia per più volte consecutive possibili, scrolliamo questa situazione e diamo la possibilità all'energia universale di ritarare le frequenze del nostro organismo (inteso come corpo, mente e spirito) sulla curva gaussiana perfetta.
Blocchi energetici e blocchi fisici sono sostanzialmente la stessa cosa, secondo quanto già detto. Quando un evento fisico o un evento emotivo creano un blocco in qualche parte del nostro corpo, il reiki piano piano va a sciogliere questo blocco, rimettendo in circolo le tossine ad esso collegato,in modo che possano essere espluse dal nostro organismo tramite le evacuazioni, le lacrime, il sudore e, per le donne, anche attraverso il ciclo. In questo periodo del mese, ricevere reiki può far aumentare il flusso, ma non è nocivo, anzi: si tratta di una valvola di sfogo in più, attraverso la quale fluiranno via le scorie di cui il nostro organismo fatica a liberarsi.

martedì 24 giugno 2014

"Solo per oggi:
Non ti arrabbiare
Non ti preoccupare
Sii riconoscente
Lavora duro (per migliorare te stesso)
Sii gentile con gli altri" 
 Mikao Usui



“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto."  
attribuita a Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama