PRANOPRATICA



L'imposizione delle mani come tecnica di aiuto al benessere dell'individuo affonda le sue radici nella notte dei tempi, tant'è vero che è rimasta nella nostra gestualità. Molti di noi, quando si sentono male, tendono istintivamente ad appoggiare una mano sulla parte del corpo dolente.

La pranopratica, semplificando, consiste proprio in questo: nell'imposizione delle mani.

L'operatore utilizza questo gesto per trasmettere energia sotto forma di frequenze elettromagnetiche, utilizzando tecniche e modalità specifiche volte a portare benessere. La pranopratica può essere applicata sia con l'intento di alleviare disturbi fisici, sia per alleggerire stati d'animo di stress, ansia, depressione.

Il malessere è generato da uno squilibrio nell'omeostasi psicofisica. Utilizzando l'energia è possibile stimolare i processi vitali dell'individuo, che riporteranno l'unità corpo, mente e spirito in una condizione di equilibrio.

In virtù della sua proprietà generica di ristabilire l'equilibrio omeostatico, la pranopratica può essere applicata a qualsiasi problematica. Volendo esemplificare, la tecnica può essere di aiuto in caso di nevralgie, artrite, artrosi, lombalgie, ipertensione e ipotensione arteriosa, ma può dare supporto anche in caso di problematiche psicologiche tra cui stati d'ansia, attacchi di panico, depressione e molto altro.


La pranopratica non sostituisce i tradizionali metodi di cura, ma può essere considerata come supporto alla terapia tradizionale.

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