giovedì 16 aprile 2015

Prendersi cura degli altri: un'arte che attraversa tutte le specie

L'arte del prendersi cura degli altri non è soltanto umana.

Lo dimostra la storia di Rademenesa, il gatto che ogni giorno cura gli ospiti  ricoverati nel rifugio in cui vive. La sua storia trova posto non di meno che nella sezione de La Stampa dedicata agli animali.


I gatti sembrano esseri sospesi a metà tra due mondi: il terreno e l'ultraterreno, per chi ci crede. Di certo si dimostrano estremamente sensibili alle energie, tant'è che tendenzialmente li troviamo accoccolati sui cofani delle auto in corrispondenza della batteria.
Nell'antichità erano lasciati liberi all'interno delle case per vedere dove sarebbero andati a sistemarsi, per comprendere come organizzare la casa e gli spazi a seconda delle energie presenti in essa.

Oggi che l'attenzione per il mondo animale è sempre più accesa, osservandoli, potremmo ritrovarli così, intenti ad occuparsi dei propri simili o di altri animali. Posizione curiosa quella del gatto Rademenesa nella prima foto: sembra proprio che stia facendo reiki al paziente a quattro zampe.

Fonte: http://www.lastampa.it/2015/04/15/societa/lazampa/gatto-gatti/rademenesa-il-gatto-infermiere-mlewzYPVSWdscS3U75Fd4K/pagina.html

Se ami i gatti potrebbe piacerti la storia di Natalino, il gatto dal cuore tenero. Ne puoi leggere un pezzetto qui. È inventata, ma mi piace pensare che sia una favola vera.