martedì 30 settembre 2014

Applicazioni del Reiki



Non esiste stato a cui il Reiki non possa essere applicato: malattia fisica, stress, depressione, ansia. L’universo conosce la frequenza della salute e cercherà di riportare l’organismo o lo spirito malato ad uno stato di equilibrio positivo. Spirito e materia sembrano, infatti, essere distinti soltanto da due livelli diversi di consistenza.


Il Reiki può essere applicato a tutti gli esseri viventi: persone, animali e piante, ma anche alle pietre, se amate usare i cristalli. Soltanto i metalli sono refrattari all’energia per cui è bene non praticarlo indossando troppi anelli o braccialetti.



I livelli nel Reiki



Il Reiki si suddivide in tre livelli. Il primo livello permette di attuare trattamenti prettamente fisico -corporei, cioè ad uno strato fisico.


Il secondo livello ha un’azione più profonda, considerabile mentale o spirituale, che continua ad agire sul corpo, ma ad un livello più profondo e più sottile.


Il terzo livello è quello del master: non conferisce alcuna abilità in più se non quella di poter attivare altri Reikisti e altri master.




Come funziona il Reiki



Per spiegarne il funzionamento, possiamo partire dalla celebre formula di Einstein: E = mc², l’energia è uguale alla massa per una costante. Materia ed energia si rivelano quindi due facce di un’identica medaglia. Non esiste più un corpo in un campo energetico, ma esiste soltanto il campo energetico. La massa o materia non è nient’altro che energia dall’apparenza più compatta.



Partiamo dal presupposto che ogni parte del nostro corpo emetta una frequenza (=energia) caratteristica dello stato di salute. Nel momento in cui ci si ammala subentra uno squilibrio o nuovo punto di equilibrio, che altera quella frequenza. L’energia universale, attraversando l’operatore Reiki, assume una frequenza biocompatibile sana, in grado di riportare la frequenza dell’organo o della parte malata ad un equilibrio salutare.



Il nostro organismo e il nostro essere, in generale, sono come una curva gaussiana perfetta o curva dell'equilibrio. Gli eventi che si verificano nella giornata, modificano continuamente questa curva. Fino a quando gli eventi sono di piccola entità, la curva riesce a tornare al suo stato di equilibrio. Quando accade un evento traumatico (fisico o emotivo) o gli stress generati dai fattori quotidiani diventano insostenibili,la curva perde il suo aspetto perfetto e si assesta su una nuova forma che sarà il suo nuovo 'equilibrio'. Questo è quanto avviene con le problematiche croniche.



Ed è questo il motivo per cui servono più sedute per riuscire a sbloccare questa situazione: per l'organismo e per lo spirito con problematiche croniche, la curva gaussiana imperfetta è diventata il suo nuovo equilibrio. Dando energia per più volte consecutive possibili, scrolliamo questa situazione e diamo la possibilità all'energia universale di ritarare le frequenze del nostro organismo (inteso come corpo, mente e spirito) sulla curva gaussiana perfetta.


Blocchi energetici e blocchi fisici sono sostanzialmente la stessa cosa, secondo quanto già detto. Quando un evento fisico o un evento emotivo creano un blocco in qualche parte del nostro corpo, il reiki piano piano va a sciogliere questo blocco, rimettendo in circolo le tossine ad esso collegato,in modo che possano essere espluse dal nostro organismo tramite le evacuazioni, le lacrime, il sudore e, per le donne, anche attraverso il ciclo. In questo periodo del mese, ricevere reiki può far aumentare il flusso, ma non è nocivo, anzi: si tratta di una valvola di sfogo in più, attraverso la quale fluiranno via le scorie di cui il nostro organismo fatica a liberarsi.